In
meteorologia per neve chimica si intende un particolare fenomeno
atmosferico, legato alla presenza di particelle inquinanti
nell'atmosfera, che, nella stagione invernale in concomitanza a
temperature al di sotto dello zero, fungono da germi cristallini
provocando la formazione e la caduta al suolo di neve sotto forma di
vere e proprie nevicate senza alcun apporto diretto da eventuali
presenze di nubi o sistemi ciclonici perturbati.
La neve chimica cade di
frequente in Pianura Padana nel corso dell'inverno, e va distinta dalla
Galaverna. Questa infatti è data dalla condensazione diretta e immediata
di cristalli di ghiaccio su oggetti più freddi (come sui finestrini
delle automobili), mentre la neve chimica vera e propria si forma nello
strato più basso dell'atmosfera, anche in condizioni in cui una normale
nevicata non avverrebbe, ovvero in presenza di nebbia o di cielo sereno.
La
prima notizia ufficiale della comparsa di tale fenomeno fu una nevicata
con cielo sereno e nebbione verificatasi nel periodo natalizio del
1984, a Segrate (Milano) e un altro caso segnalato a Paderno Dugnano
sempre nel periodo natalizio del dicembre 2008 in una zona
semi-industriale con cielo sereno e nebbione lasciano al suolo 2 cm di
neve freschissima con temperatura di -4 °C il tutto in un solo km.
Gli
abitanti del luogo diedero la colpa proprio alla presenza di un "polo
chimico" nella zona, cioè un'ampia zona di industrie chimiche presenti
in quel luogo, i cui "vapori" emessi provocavano, a loro dire, questo
fenomeno.
Segnalazioni di neve chimica abbondante in Val Padana, soprattutto nel Parmense, si verificarono poi soprattutto negli inverni 1989 e 1990, caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici e da inversioni termiche.
Proprio in questi giorni, in particolare tra il 15-16 e 17 gennaio (2012) un particolare fenomeno di neve chimica si è verificato nelle città di Torino, Milano, Brescia e Verona: le temperature quella notte sono scese abbondantemente sotto gli 0°C favorendo il fenomeno della galaverna e della neve chimica. In mattinata la combinazione dei due fenomeni ha interessato abbondantemente la provincia di Milano. Vedi foto. (fonte: rete)
Segnalazioni di neve chimica abbondante in Val Padana, soprattutto nel Parmense, si verificarono poi soprattutto negli inverni 1989 e 1990, caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici e da inversioni termiche.
Proprio in questi giorni, in particolare tra il 15-16 e 17 gennaio (2012) un particolare fenomeno di neve chimica si è verificato nelle città di Torino, Milano, Brescia e Verona: le temperature quella notte sono scese abbondantemente sotto gli 0°C favorendo il fenomeno della galaverna e della neve chimica. In mattinata la combinazione dei due fenomeni ha interessato abbondantemente la provincia di Milano. Vedi foto. (fonte: rete)
Nessun commento:
Posta un commento