mercoledì 15 dicembre 2010

Brevetto "SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA"

Un brevetto di Granfondo con un importante valore storico culturale. Il mondo delle granfondo ha segnato negli ultimi dieci anni una grande evoluzione nella partecipazione, una crescita numerica accompagnata anche da una grande emancipazione dell'atleta, che nella vasta offerta di manifestazioni sportive, cerca, oltre all'aspetto sportivo, anche forti contenuti "collaterali" legati alla cultura, alla storia e all'enogastronomia dei luoghi dove si snoda il percorso di gara.
Per soddisfare questo interesse, e presi dal fermento che ci circonda legato al ricordo dei cento anni dell'evento bellico che segnò in modo profondo la storia della nostra regione, nasce ufficialmente, dopo un primo test nel 2010, il circuito-brevetto SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA.
Quattro sono le manifestazioni che lo compongono, tutte in terra veneta, lungo la dorsale Pasubio- Piave. Si parte l'8 maggio con Grappissima (Borso del Grappa), lungo i sentieri, che dopo la disfatta di Caporetto, diventarono il perno della difesa italiana, respingendo innumerevoli tentativi austriaci per la conquista del Monte Grappa.
Il 29 maggio ci si trasferisce a Schio per la Valleogra Mtb Race, il cui percorso si snoda nelle valli e nei monti del Pasubio, zona dichiarata monumentale "a consacrazione nei secoli della gratitudine della Patria verso i figli che per la sua grandezza vi combatterono epiche lotte".
Il 12 giugno è il turno dell'Altopiano dei 7 Comuni con la Granfondo Dei Cimbri (Gallio), questo territorio fu così direttamente interessato dagli eventi della Grande Guerra che interi paesi come la città di Asiago vennero completamente rasi al suolo. " ... un tambureggiamento immenso, sconvolgeva il suolo, la terra tremava sotto i nostri piedi. Quello non era tiro d'artiglieria. Era l'inferno che si era scatenato."
La conclusione del circuito, non poteva che svolgersi dove ci fu l'epilogo del conflitto bellico, ovvero lungo le pendici del Montello e le rive del Fiume Piave. Appuntamento quindi il 26 giugno, per la Granfondo Del Montello a Montebelluna, in occasione del Campionato del Mondo Marathon. Un mondiale che per l'appunto solcherà sentieri e mulattiere teatro degli scontri della Battaglia del Solstizio e dell'Offensiva finale.
Perché vogliamo ricordare con un evento sportivo i fatti e i luoghi, all'epoca dilaniati dalle granate dei cannoni e ricoperti di cadaveri di giovani fanti e alpini? Perché la storia non si dimentica e l'evoluzione dell'uomo è diventata nel corso degli anni, l'esempio di una voglia di convivenza pacifica, ma anche di un protagonismo, che nelle sue manifestazioni migliori, come può essere un brevetto ciclistico, uno dei più grandi segnali della voglia di solidarietà che mai si sia verificato. Migliaia di bikers percorrono ogni anno questi sentieri con la voglia di conoscere, di essere protagonisti, oltre che di un gesto atletico, di un avvenimento unico e straordinario. I bikers diventano l'elemento di stimolo come in ogni grande evento, facendo apparire il grande valore storico e culturale della nostra terra, generandone quindi un orgoglio di appartenenza. Una sinergia fondamentale, tra atleta, territorio e storia, diventa elemento per conoscere e approfondire le conoscenze personali. La storia della nostra terra: questo è il motore vero per attrarre ed affascinare grandi e nuove masse di atleti che, con il pretesto di correre una granfondo, scelgono un itinerario per conoscere, approfondire, realizzare un sogno. La possibilità quindi di contribuire alla realizzazione di questo sogno consente sempre di più di attrarre masse di atleti, a volte anche occasionali, che scelgono una meta per "vedere un luogo della memoria" incastonato in una delle regioni più belle d'Italia. L'esigenza quindi di comunicare sempre di più la storia e la cultura dei luoghi che compongono il percorso delle granfondo diventa un affascinante stimolo per la crescita culturale anche degli organizzatori che si possono dilettare nel proporre ogni anno nuovi percorsi creando un grande contenitore di sport, storia e cultura. L'apertura a quest'innovazione, affiancando allo sport la possibilità di fare correre sui nostri sentieri migliaia e migliaia di bikers, facendo visitare le nostre città, i nostri musei, facendo conoscere e degustare i prodotti delle nostre terre, ci da la possibilità di creare una nuova massa critica. Non un percorso facile ma la strada è quella giusta, quella che ci consentirà in futuro di promuovere lo sport che tanto amiamo in sinergia con la storia e le tradizioni che ci circondano. Perché la storia siamo NOI !!! - Fonte: PianetaMountain Bike

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